• ICOT LT
  • by Cristina Novellino
  • 12/04/2018

    ECM n.4,2 crediti Provider 726 ID n.222640

     
    “Neurodegenerazione e Disturbi del Movimento”

    Coordinatore Scientifico:
    Prof. Alessandro Denaro
    Primario Reparto Riabilitazione Neurologica – ICOT Latina
    Responsabile Centro Parkinson – ICOT Latina

    4 maggio 2018
    Centro Congressi Oasi di Kufra
    Sabaudia (LT)

     

    Destinatari: Farmacista, Fisioterapista, Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva e Medico Chirurgo con le seguenti specialità: Geriatria, Medicina Generale, Neurochirurgia, Neurologia, Psichiatria e Neurofisiopatologia.
    Numero Partecipanti: 100
    Obiettivo Nazionale: Linee Guida, Protocolli e Procedure.

     

     
     
    Razionale:
    I disturbi del movimento sono una frequente espressione delle malattie Neurodegenerative.
    La Malattia di Parkinson è probabilmente la più nota patologia appartenente ai Disturbi del Movimento mentre minore enfasi viene data ad altre patologie come le Atassie e le Distonie.
    Nell’ambito della Malattia di Parkinson è necessaria una maggiore accuratezza diagnostica poiché la diagnosi è apparentemente un problema di facile risoluzione ma in realtà le manifestazioni iniziali di malattia possono nel tempo modificarsi per il sopraggiungere di altri sintomi. Si pone quindi il problema della diagnosi differenziale tra malattia di Parkinson idiopatico e altre forme di parkinsonismo degenerativo. Questa differenziazione è necessaria sia dal punto di vista terapeutico che da quello prognostico. Le forme di Parkinsonismo degenerativo, differenti dalla malattia di Parkinson idiopatico (Atrofia multisistemica, Paralisi Sopranucleare Progressiva, demenza cortico basale, Malattia a corpi di Levy diffusa), rispondono infatti in modo parziale e transitorio alla classica terapia farmacologica.
    La diagnosi certa di malattia di Parkinson idiopatica permette quindi l’impostazione di un corretto regime terapeutico, in osservanza alle linee guida che debbono essere ben note al Neurologo specialista nei disturbi del movimento e conosciute anche dal Neurologo del territorio.
    Gli aspetti depressivi e comportamentali rappresentano, tra i sintomi non motori, un impegno talora drammatico per il clinico per le urgenze che ne possono derivare. La depressione nella malattia di Parkinson ha una incidenza di circa il 40% ed è caratterizzata da perdita di motivazione e di interazioni sociali, diminuita capacità di concentrazione ed iniziativa e ridotto interesse per stimoli piacevoli fino all’anedonia.
    Il complesso delle alterazioni del tono dell’umore degli aspetti cognitivi, sovente si associa a disturbi comportamentali che costituiscono un challenge di difficile soluzione per le interazioni farmacologiche e la frequenza delle situazioni di urgenza. Diventa pertanto necessario nel percorso diagnostico terapeutico avere una approfondita conoscenza di questi aspetti.
    Oltre la Malattia di Parkinson e i Parkinsonismi verranno approfondite altre due patologie di grande interesse: le Atassie e le Distonie.
    L’atassia è un disturbo della coordinazione che altera la misura e la direzione del movimento, le sinergie posturali e di equilibrio che al movimento volontario stesso sono strettamente associate, provocando la perdita progressiva della capacità di eseguire un movimento volontario.
    La distonia, invece, è una malattia caratterizzata da un’iperattività involontaria e prolungata di alcuni muscoli, che può interferire più o meno pesantemente con lo svolgimento di normali attività. Nel 90% dei casi le distonie sono primarie, mentre solo in casi più rari (10%) sono la conseguenza di altri fattori, come lesioni cerebrali, trattamento cronico con particolari farmaci (per esempio i neurolettici), malattie neurodegenerative genetiche come la corea di Huntington.
    Scopo del Convegno è quello di fornire una visione completa dei Disturbi del Movimento, della Malattia di Parkinson e Parkinsonismi, delle Atassie e delle Distonie, sia nei loro aspetti puramente motori che in quelli psicologici e comportamentali per fornire al clinico una adeguata preparazione terapeutica.
     
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